La caratteristica che rende unico questo antico borgo, uno dei più antichi della valle, è l’architettura delle abitazioni, costruite ad inizio del ‘600 in spessi muri di pietrame, le une attaccate alle altre a formare quello che in dialetto locale si chiama “colomel”.
Chi visita Sfruz riscopre le tracce più antiche della vita artistica e culturale del paese.
Gli archi di pietra fanno da contorno a portoni in legno che nascondono portici con volti a botte e pittoreschi cortili interni, a testimoniare storia e consuetudini di una vita contadina che si tramanda da generazioni.
Il calore delle antiche stufe ad olle, fa si’ che l’ospite si senta immerso in un ambiente non solo familiare ma unico nel suo genere.
Ai primi del novecento la Famiglia Biasi decise di aprire quello che all’epoca fu denominato “Albergo alle Alpi” in seguito ribattezzato in “Alpino”. La struttura era anche sede di osteria e fungeva da punto di ritrovo del piccolo paesino.
Dopo vari interventi parziali effettuati nel corso degli anni, giunti alla quarta generazione, si è deciso di recuperare la struttura attraverso una demolizione e completa ricostruzione, adeguandola così agli standard di ricettività moderni, ma sempre nel rispetto della tradizione di montagna e dell’architettura locale.
Le antiche travi in larice del tetto e dei solai sono state interamente recuperate; esperti artigiani con maestria, passione e tanto lavoro hanno permesso la realizzazione di poggioli, parapetti , arredamento bagno, pavimenti e scale interne con l’obbiettivo di mantenere il carattere Alpino.